Disturbi del Comportamento Alimentare: il cibo come nemico

Si ringrazia l’Associazione “Mi fido di te”, Palazzo Francisci (Todi), dal cui sito sono tratte le seguenti informazioni.

Classificazione dei principali

Disturbi del Comportamento Alimentare

Disturbi del Comportamento Alimentare: classificazione, segnali da decifrare, fattori di rischioI Disturbi del Comportamento Alimentare (D.C.A.) sono rappresentati da un insieme di problematiche di natura psico-fisica che interessano e influenzano la sfera dell'alimentazione. Sono raggruppabili in quattro principali tipologie, ognuna con le sue caratteristiche specifiche e criteri diagnostici ben definiti:

  1. Anoressia Nervosa
  2. Bulimia Nervosa
  3. Disturbo da Alimentazione Incontrollata (B.E.D.)
  4. Ortoressia

 

I segnali da decifrare

I Disturbi Alimentari sono essenzialmente disturbi della mente e quindi prima ancora che compaiano segni fisici della malattia, sono già presenti da tempo quelli psicologici che in modo sotterraneo invadono le idee e i pensieri dei ragazzi. Quindi il cambiamento fisico si accompagna e a volte viene preceduto da un grande cambiamento di carattere: instabilità emotiva, irritabilità, sbalzi del tono dell’umore, insonnia. Purtroppo l’attenzione alla alimentazione e la eliminazione di alcuni alimenti (ad esempio pasta e dolci) è presente in moltissimi adolescenti e quindi non viene inizialmente compresa nella sua gravità. Ma quando questa attenzione diventa continua, ossessiva, e si accompagna al continuo osservarsi allo specchio e al continuo salire sulla bilancia ciò deve farci riflettere sulla possibilità che stia succedendo qualcosa. Tenete conto che i Disturbi Alimentari sono diversi e l’inizio può essere molto subdolo e insidioso.

Disturbi del Comportamento Alimentare: classificazione, segnali da decifrare, fattori di rischioL’ Anoressia si accompagna ad una grande fame e chi ne è affetto deve contrastare un fortissimo impulso a mangiare; si cerca di tenere a bada i morsi della fame bevendo molta acqua, molto caffè, usando molte spezie, invece dei condimenti.

Nel caso della Bulimia il disturbo può passare inosservato ancora a lungo, perché le pazienti ai pasti mangiano, anzi a volte si abbuffano, ma subito dopo si procurano il vomito. In questo caso i sintomi psicologici sono più presenti e rilevanti: abuso di sostanze o di alcool, cleptomania, disturbi della condotta sessuale, disturbi del comportamento, shopping multicompulsivo, gioco d’azzardo. Insomma uno scarso controllo degli impulsi con un cambiamento del carattere molto più evidente che nel caso dell' anoressia.

Il Disturbo da Alimentazione Incontrollata è caratterizzato da grandi abbuffate senza vomito o metodi di compenso quindi l’aumento di peso è subito molto evidente; le abbuffate sono consumate sempre di nascosto, quindi spesso i frigoriferi svuotati e le carte di biscotti e cioccolate sotto il letto possono essere i primi segnali, accompagnati da un disordine in generale nella vita, e ad un abbassamento del tono dell’umore, da grande nervosismo e irritabilità.

I fattori di rischio

Disturbi del Comportamento Alimentare: classificazione, segnali da decifrare, fattori di rischioI fattori di rischio sono suddivisi in:

  1. Individuali
  2. Familiari
  3. Socio-culturali

I fattori individuali possono essere diversi e collegati sia all’assetto psicologico che a quello fisico:

  • età: adolescenza, prima giovinezza;
  • sovrappeso;
  • malattie croniche: diabete giovanile, celiachia;
  • disturbi di personalità;
  • aspettative esagerate;
  • perfezionismo;
  • difficoltà del processo di separazione-individuazione;
  • rifiuto del corpo e della sessualità;
  • esagerata attività sportiva;
  • abusi.

L’età è ovviamente un grande fattore di rischio nella popolazione femminile, ma anche questo aspetto sta cambiando perché il range di età si è profondamente modificato con un abbassamento dell’età media e con un innalzamento dell’età (anche oltre i 40 anni) soprattutto per quanto riguarda il Disturbo da Alimentazione Incontrollata.

Teniamo conto che a volte il Disturbo Alimentare diventa il modo con cui l’adolescente trova il canale inconscio per protestare ed opporsi ad una immagine che gli adulti vogliono imporgli.

Disturbi del Comportamento Alimentare: classificazione, segnali da decifrare, fattori di rischio

“Era una ragazza che non ci ha dato mai problemi...”

“Era la prima della classe...”

“Un carattere solare, non protestava mai per nulla...”

Queste sono le frasi che spesso sentiamo dire dai genitori o dai professori delle pazienti, che ci segnalano come le adolescenti di cui stiamo parlando, sono state spesso ingabbiate in un modello che non le rappresentava affatto. E l’unico modo che hanno trovato per protestare è stato proprio quello di attaccare il proprio corpo.

Accanto ai fattori individuali si iscrivono quelli familiari:

  • disturbi dell’umore e alcolismo;
  • vischiosità nelle relazioni;
  • difficoltà di autonomia;
  • dipendenza dal consenso; esaltazione della magrezza e della bellezza.

Disturbi del Comportamento Alimentare: classificazione, segnali da decifrare, fattori di rischio

Una famiglia dove è difficile differenziarsi e trovare una propria posizione costituisce sicuramente una grossa difficoltà nel processo di crescita dell’adolescente. Sicuramente una enfatizzazione della magrezza e della bellezza sono aspetti che predispongono ad una forte insoddisfazione corporea. Avere un membro della famiglia con una storia di Disturbo alimentare rende necessaria una cautela in più nella gestione dell’alimentazione e del corpo. Ma ricordiamoci che i fattori familiari da soli non sono assolutamente determinanti nell’esplodere della patologia.

Sul terreno fertile preparato dai fattori di rischio individuali, socioculturali, familiari è necessario che un evento, non necessariamente drammatico, scateni la patologia nella sua evidente fenomenologia:

  • separazioni e perdite;
  • alterazioni dell’omeostasi familiare; 
  • esperienze sessuali;
  • minacce alla stima di sé;
  • malattia fisica acuta;
  • cambiamento puberale vissuto come trauma.